Intestino pigro, impariamo a conoscerlo
I muscoli enterici (dell’intestino) rivestono un ruolo importante nell’assimilazione dei nutrienti contenuti nel cibo. I movimenti di contrazione (peristalsi) di questi muscoli promuovono l’assorbimento delle sostanze nutritive e la spinta del materiale di scarto verso la parte finale dell’intestino, per la successiva espulsione attraverso le feci.
Se questo meccanismo si modifica, il corretto funzionamento dell’intestino non viene garantito: si assiste ad una alterazione dell’evacuazione, sia nella frequenza sia nella consistenza, per ridotta peristalsi.
Cos’è l’intestino pigro
A causa di questo rallentamento delle contrazioni intestinali, il materiale fecale può ristagnare nel tratto enterico per lunghi periodi, disidratandosi e indurendosi, rendendo di conseguenza ancora più difficile (e dolorosa) l’espulsione.
Cause dell’intestino pigro
La stipsi, o intestino pigro, è un disturbo che può insorgere, oltre che a seguito di disbiosi, cioè un’alterazione della composizione microbica presente nell’intestino, per vari motivi direttamente o indirettamente collegati allo stile di vita.
Fra questi:
- cattive abitudini alimentari come:
- dieta povera di fibre
- eccessivo consumo di carne e zuccheri semplici raffinati a scapito di frutta, verdura, semi e cereali integrali
- scarsa idratazione
- variazioni ormonali soprattutto in gravidanza, quando il progesterone interviene a rallentare la contrazione dei muscoli lisci e l’attività della muscolatura intestinale.
- sedentarietà imputabile non sempre a un’indole pigra, ma anche a una vita piena occupata da impegni di lavoro e personali. L’inattività fisica e la sedentarietà portano a una minore forza dei muscoli addominali, con conseguenze dirette sulle funzioni intestinali.
Quali sono i sintomi dell’intestino pigro?
Ciascuno di noi ha una propria regolarità intestinale, non esiste un “ritmo” corretto, ma si può parlare di intestino pigro quando ricorrano le seguenti condizioni:
- ridotta frequenza di evacuazione (inferiore alle 2-3 volte la settimana)
- eliminazione di feci eccessivamente dure, secche e di scarso volume
- evacuazione dolorosa accompagnata da uno sforzo espulsivo eccessivo
- sensazione di pienezza intestinale ed evacuazione incompleta.
In caso di peristalsi intestinale rallentata, potrebbero comparire ulteriori sintomi in associazione, quali:
- gonfiore e dolore diffuso a livello addominale
- crampi addominali
- meteorismo
- leggero senso di nausea
Rimedi per l’intestino pigro
Vediamo come combattere la stipsi eliminando le cattive abitudini per ritrovare la tua regolarità intestinale.
- Introduci fibre e acqua. Le fibre di frutta e verdura, così come l’assunzione di almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, contribuiscono a promuovere il transito intestinale e un’evacuazione più morbida.
- Riduci il consumo di alimenti dall’azione astringente, come:
- limone
- carote crude
- patate
- riso
- banane acerbe
- Evita il consumo di bibite gassate che possono aggravare un eventuale problema di meteorismo e flatulenza associato all’intestino pigro.
- Pratica esercizio fisico. Anche una semplice passeggiata di 20 o 30 minuti nei pressi di casa può aiutarti a migliorare il transito intestinale
- Puoi assumere fermenti lattici probiotici, in grado di riequilibrare la microflora intestinale alterata. Un microbiota sano, infatti, fisiologicamente aiuta a contrastare i microrganismi patogeni, rafforza la barriera intestinale e agisce sul sistema immunitario.
- L’azione regolatrice dei probiotici è utile anche a scopo preventivo, per promuovere l’equilibrio della flora intestinale.
Come prevenire la stitichezza
Ecco le misure preventive che puoi adottare:
- Correggi alcune abitudini sbagliate. Introduci alimenti ricchi di fibre come:
- frutta fresca (mele, pere, prugne)
- verdura a foglia verde
- cereali integrali
- legumi e semi
- Limita il consumo di carne e zuccheri semplici raffinati
- Bevi con regolarità almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, questo ti aiuterà a mantenere le feci morbide e facilitarne l’eliminazione
- Evita il consumo di bevande gassate
- Pratica esercizio fisico. Anche una semplice passeggiata di 20 o 30 minuti nei pressi di casa può aiutarti a migliorare il transito intestinale
- Puoi assumere regolarmente probiotici e fermenti lattici tramite alimenti o integratori, questo può contribuire a mantenere l’equilibrio della flora intestinale e promuovere il benessere generale. Ricorda, però, che ciascuno di noi ha una propria impronta batterica, prediligi probiotici ricchi di cellule vive di diverse specie e ceppi.
Formulazioni specifiche in base all’età e per sintomi diversi
I probiotici possono contribuire a equilibrare la flora intestinale.
Sulla mucosa intestinale convivono numerose e differenti specie batteriche, in perfetta interazione con il nostro organismo.
Sarà quindi importante assumere prodotti che contengono probiotici in grandi quantità e di specie diverse: infatti, maggiori saranno quantità e diversificazione di specie, maggiori saranno le probabilità dei fermenti lattici di colonizzare l’intestino, integrare i microrganismi mancanti e contrastare i patogeni.
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