Dissenteria dopo I pasti? 4 suggerimenti per arginare il disturbo
Alcuni di noi hanno sgradevoli attacchi di dissenteria dopo i pasti. Perché succede? Quali sono le cause di questo disturbo imbarazzante? Vediamo insieme quattro suggerimenti rapidi per arginare il problema ed evitare nuovi episodi.
Dissenteria e riflesso gastro-colico: di cosa si tratta?
Il riflesso gastro–colico è un riflesso della contrazione della muscolatura liscia del colon in seguito al riempimento dello stomaco dopo un pasto. In parole povere, attraverso tale meccanismo il nostro intestino riceve l’informazione ad accogliere e digerire nuovi alimenti. In soggetti già colpiti da patologie a carico dell’intestino, tale condizione può aggravare la sensazione.
Il semplice atto di mangiare mette in azione questo riflesso, così come alcuni alimenti. I cosiddetti FODMAP ad esempio possono generare irritazione anche il giorno dopo la loro assunzione. A seconda della famiglia di FODMAP che abbiamo ingerito, può verificarsi:
- Un maggior richiamo di acqua verso il colon (che causa diarrea);
- Un aumento della produzione di gas (che causa flatulenza).
Ma cosa sono questi FODMAP? Si tratta di glucidi (zuccheri) che fermentano nell’intestino, in particolare:
- Oligosaccaridi (ad esempio fruttani e galattani);
- Disaccaridi (ad esempio il lattosio);
- Monosaccaridi (ad esempio glucosio, fruttosio);
- Polioli (ad esempio sorbitolo, mannitolo, maltitolo, xilitolo e isomalto).
I FODMAP hanno proprietà osmotica, cioè attirano un aumento di concentrazione di acqua; essendo assorbiti meno, possono venir fermentati ad opera dei batteri del microbiota; questo può causare la comparsa di alcuni sintomi tipici, quali:
- gas;
- gonfiore;
- crampi;
- diarrea.
Gruppi alimentari e FODMAP: alcune linee guida
- Tra i gruppi alimentari, ecco alcuni cibi ad alto contenuto di FODMAP:
- Latte e latticini: latte di mucca, latte di pecora, latte di capra, formaggi morbidi e freschi, creme di gelato.
- Frutta: cachi, albicocche, ciliegie, prugne, susine, mango, pesche, angurie, succhi di frutta, frutta secca, conserve di frutta.
- Verdura: verse, scalogni, radicchio, zucche, asparagi, crauti, cipolla, aglio, barbabietole, carciofi, porri, cavolfiori e vari cavoli, finocchi, piselli, funghi, zucche, porri, radicchio, scalogno, topinambur, verza, taccole.
- Legumi: fave, lenticchie, fagioli, ceci.
- Cereali: segale, frumento. Se consumati in quantità elevate anche biscotti, couscous, pasta, pane.
- Dolcificanti come sorbitolo, fruttosio, miele, xilitolo etc
Al contrario, vediamo altri cibi a basso contenuto di FODMAP:
- Latte, derivati vegetali e latticini
- Frutta: arance, kiwi, fragole, pompelmi, limoni, mirtilli, mandarini, meloni, lamponi, mirtilli, banane, pompelmi, fragole.
- Verdura: lattuga, peperoni, zucche, spinaci cotti, zucchine verdi, peperone rosso/verde, piselli verdi, pomodori, rapa, rapanelli, lattuga
- Cereali: riso, mais, farro
- Dolcificanti: sciroppo d’acero, saccarosio e glucosio.
Gli alimenti sconsigliati dipendendo anche dalla nostra tollerabilità individuale. Per individuare cosa sia meglio mangiare e cosa invece evitare, sarà necessario osservare quando si verificano gli episodi di dissenteria, riconoscere i cibi scatenanti e bilanciarne il consumo all’interno del proprio regime alimentare.
Come arginare la dissenteria dopo i pasti? Quattro dritte utili
- Ecco qualche dritta alimentare da seguire per non aggravare eventuali problemi di dissenteria dopo i pasti:
1. Sì a pesce magro cotto al forno, alla griglia o al vapore; carne biancacotta al forno, alla griglia o al vapore.
2. Formaggi, a basso contenuto di lattosio per via della lunga stagionatura. Sì, anche a formaggi freschi non fermentati (ricotta, mozzarella, robiola).
3. Assunzione di probiotici e fermenti lattici.I probiotici e i fermenti lattici esercitano un’azione regolatrice della microflora intestinale, contrastando i patogeni, rafforzando la barriera intestinale e agendo sul sistema immunitario. Perciò non dimentichiamo che è molto importante assumere prodotti che contengono probiotici e fermenti lattici in quantità e di specie diverse: infatti, maggiori sono la varietà e la diversificazione delle specie, maggiori saranno le possibilità di colonizzare l’intestino con le specie esistenti, rafforzare la barriera intestinale e contrastare i patogeni.
4. Assumere liquidi a temperatura ambiente. Tè bollenti hanno azione irritativa della mucosa, mentre acqua ghiacciata può provocare crampi addominali.