Un viaggio di ascolto
che parla di RigenerAzione.
Giulia Lamarca, brand ambassador di Yovis, ci accompagna in Guatemala alla scoperta del progetto Foresta Rigenera di Yovis. Dalla riforestazione, la nascita di un rinnovamento ambientale e sociale.
Viaggiare porta spesso con sé grandi domande. È ancora possibile vivere in armonia profonda con la natura? Viaggiare significa scoprire la storia di altri paesi e di altre persone. Ma viaggiare spinge anche a mettersi in gioco, a scoprire qualcosa in più su sé stessi.
“Viaggiare è andare dall’altra parte del mondo ad ascoltare altre voci, racconti, emozioni, paure, fatiche, rinascite e rivincite” racconta Giulia Lamarca , brand ambassador di Yovis e travel blogger, nel suo percorso di ascolto che parla di RigenerAzione. La destinazione è il Guatemala dei campesinos, protagonisti di una storia di rinascita sociale che parte dalla riforestazione delle loro terre.
L’impegno per la biodiversità
Per Yovis, la ricerca dell’equilibrio e il rispetto della diversità stanno alla base del benessere, non solo per la flora intestinale, ma anche per l’ecosistema del nostro pianeta. Per questo contribuiamo attivamente a un progetto di rigenerazione in collaborazione con zeroCO2 in Guatemala.
Solo negli ultimi 25 anni il Guatemala ha perso il 25% delle sue foreste per cause imputabili all’uomo. Si tratta di uno dei più alti tassi di deforestazione del mondo. La deforestazione contribuisce all’intensificazione dell’effetto serra e al riscaldamento globale, ma c’è di più: in un paese dove il 25% della popolazione vive in un contesto agricolo, la crisi climatica contribuisce a peggiorare le condizioni sociali. In Guatemala, già oggi il 59% della popolazione nazionale vive sotto la soglia della povertà. In questo contesto, sviluppare un progetto di riforestazione a impatto sociale, in collaborazione con comunità contadine locali, vuol dire supportare la rigenerazione ambientale con tutti i benefici ecosistemici annessi, ma vuol dire anche sostenere le comunità contadine nell’immaginare un futuro più dignitoso ed equo.
Una nuova vita come contadini
Oggi, intorno alla foresta si sono ricreate comunità di famiglie contadine in grado di fare impresa in armonia col territorio. Molti dei contadini impegnati in questo progetto hanno una storia di violenza alle spalle: hanno combattuto infatti per anni come ribelli nella guerra civile che ha sconvolto il Guatemala.
Ecco le sue parole:
“Siamo entrati in questa comunità nel 2017. Abbiamo lottato e progettato rifugi per api, allevamenti. Dopo tre anni, è arrivato il progetto di riforestazione. Sono tre anni che ci battiamo per questo progetto al quale io amo lavorare.”
Ecco come ne parla Arturo Martìnez:
“Il giorno in cui abbiamo riscattato la nostra terra è stato unico: la gente si abbracciava, piangeva… Per me piantare un albero è dare vita e continuare a darla alle generazioni future.”
Il nuovo ruolo delle donne
Dalla diversità ecologica all’inclusione sociale: un ambiente in equilibrio porta sviluppo e ricchezza, insieme a nuove opportunità di emancipazione.
La società guatemalteca tradizionalmente riserva alle donne un ruolo subordinato.
Il nuovo modello di sviluppo promosso dalla riforestazione, basato su piccole comunità di famiglie direttamente impegnate sul territorio, offre alle donne nuovi spazi di lavoro e realizzazione. Donne come Mariela oggi sono responsabili attive del progetto di trasformazione ambientale, e hanno acquisito un ruolo di primo piano nell’organizzazione economica della comunità.
“La donna guatemalteca ha fin dalla nascita ruoli ben definiti. Deve cucinare e prendersi cura della famiglia… Il potere delle donne è incredibile, ma non è valorizzato.”
Rigenerarsi è un viaggio
che non finisce mai
Per Yovis è solo un piccolo passo: l’impegno a contribuire attivamente al progetto di riforestazione in Guatemala proseguirà. La riforestazione è parte della rigenerazione che Yovis vuole alimentare nell’ecosistema. Scoprire nuove storie è l’essenza di ogni viaggio: storie di paesi diversi e di persone che vivono altrove, anche dall’altra parte del mondo. Ogni storia contiene una trasformazione. E ogni trasformazione può diventare l’occasione per superare i disequilibri e ritrovare il benessere. Ecco cosa possiamo portare a casa dal nostro viaggio: “imparare ad ascoltare l’esterno può aiutarci a imparare ad ascoltare noi stessi, a riprendere un contatto intimo con il nostro corpo, con le nostre esigenze, con ciò che forse abbiamo dimenticato di sentire davvero. Possiamo appassire sì, ma possiamo anche rigenerarci”.
Un impegno concreto per l’equilibrio dell’ecosistema
Piccole e grandi azioni che fanno la differenza.FRANCESCA RAVA