Come prevenire l’influenza intestinale nei bambini? Ecco 3 regole preziose
Come prevenire l’influenza intestinale nei bambini? La gastroenterite virale è un disturbo molto frequente nella popolazione infantile. La causa è spesso determinata da un contatto oro-fecale (i bambini si portano spesso le manine alla bocca) oppure da cibi già contaminati. Niente paura, vediamo subito come agire.
Quali sono i sintomi dell’influenza intestinale nei bambini?
Prima di vedere come prevenire l’influenza intestinale nei bambini, scopriamo come può insorgere questo disturbo. Nei bambini, è molto diffuso il rotavirus, di origine fecale. Il contagio avviene solitamente quando il piccolo si porta le mani sporche alla bocca, oppure per via di cibi già contaminati. Data l’esistenza di tre gruppi diversi, A, B e C, non è raro che un bambino si infetti più volte nel corso della sua infanzia.
I sintomi generali sono comuni a quelli dell’adulto e comprendono:
- Mal di stomaco,
- Dolori addominali,
- Gonfiori addominali e meteorismo,
- Eruttazioni,
- Diarrea,
- Vomito e febbre moderata.
L’esposizione al virus intestinale comporta una condizione di disbiosi intestinale. Significa che la fisiologica composizione batterica della flora intestinale subisce sensibili variazioni, con una conseguente manifestazione di sintomi sgradevoli.
In condizioni normali, i batteri svolgono un’azione protettiva per l’intestino e per l’organismo, neutralizzando l’azione dei patogeni. L’intestino è popolato da una moltitudine di batteri essenziali per il funzionamento del nostro corpo. La microflora dell’intestino varia da un individuo all’altro: possiamo dire che ciascuno di noi abbia una propria “impronta digitale batterica” (fingerprint batterico).
Lo squilibrio tra batteri buoni e dannosi può causare uno stato infiammatorio e indebolire la barriera intestinale, aprendo la strada all’azione dannosa dei patogeni. È quindi fondamentale preservare la salute intestinale dei piccoli, poiché da essa dipende la salute generale.
Come trattare il virus gastrointestinale nei bambini?
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Il pericolo maggiore nei bambini è la disidratazione. Potrebbe infatti esserci una notevole perdita di liquidi, con conseguenze evidenti sull’organismo del piccolo: sonnolenza, minzione ridotta, secchezza della mucosa orale, occhi con scarsa lacrimazione. Non dobbiamo però preoccuparci, poiché il pediatra saprà riconoscere eventuali complicanze, fornendoci indicazioni mirate.
Il trattamento prescritto dal medico potrebbe comprendere l’assunzione di sali minerali per prevenire la disidratazione, ma anche farmaci contro il vomito e la diarrea nei casi più severi.
I bambini dovrebbero essere incoraggiati a bere molti liquidi, anche in dosi piccole ma frequenti.
È sconsigliato assumere succhi, bibite, bevande gassate, tè, bevande energetiche e bibite contenenti caffeina, teina, zuccheri o dolcificanti. Infatti, zuccheri e dolcificanti possono fermentare a livello intestinale, peggiorando la diarrea.
In caso di vomito, i bambini dovrebbero assumere piccole e frequenti dosi di liquidi, anziché lunghe sorsate. Se il piccolo non vomita il liquido ingerito, dovrebbe assumere piccoli sorsi ogni 10-15 minuti, seguiti da 30-60 ml di liquido dopo circa un’ora e poi da una dose sempre maggiore in base a quanto riesce a tollerare. Quando il vomito e la diarrea si attenuano, possiamo inserire alimenti teneri nella dieta: banane, mele, limoni, ricchi di sali minerali, patate e carote lesse in purea, qualche cracker non salato, biscotti secchi e riso e pasta in bianco.
I bambini che hanno diarrea senza episodi di vomito possono assumere maggiori quantità di liquido per volta e alimentarsi normalmente. Tuttavia, se la diarrea è intensa, è opportuno limitare l’assunzione di lattosio, specie in presenza di una intolleranza.
Come prevenire l’influenza intestinale nei bambini?
Non esistono misure efficaci per prevenire l’influenza intestinale nei bambini. Tuttavia, possiamo seguire tre regole:
Igiene personale accurata
Gestire un bimbo non è mai semplice perché, per quanto noi genitori possiamo tenerlo sotto controllo, il contatto tra sederino e bocca tramite le manine può sfuggire anche agli sguardi più scrupolosi. Per ridurre le possibilità di contagio, sarà perciò utile lavare spesso le mani al nostro bimbo sin da piccolissimo, abituandolo a questa pratica come fosse un gioco.
Anche noi genitori dovremo lavarci accuratamente le mani prima e dopo aver interagito con il bimbo, specie prima di manipolare gli alimenti e prima di dare al piccolo da mangiare.
Particolare attenzione va poi riservata alla pulizia di ambienti e di oggetti di uso quotidiano. Igienizziamo con cura i giocattoli dei bambini e le superfici solide con cui i piccoli entrano in contatto, utilizzando detergenti anti-germi. E per quanto riguarda gli animali domestici, laviamo a parte i loro oggetti, come ciotole e giochi.
Lavare spesso la biancheria
Sarà necessario lavare spesso la biancheria da letto, pigiamini e tutine ad alte temperature e usare pannolini e salviette di pulizia usa e getta.
Assunzione di fermenti lattici per bambini
Può essere utile assumere fermenti lattici e probiotici, anche in condizione di salute dei bambini. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la microflora intestinale alterata e rafforzare la barriera intestinale. L’assunzione di fermenti lattici e probiotici è consigliata sia nel corso del disturbo, per promuovere il ritorno all’equilibrio intestinale, sia come misura preventiva, per rafforzare le difese immunitarie e contrastare i patogeni.
I fermenti lattici e i probiotici facilitano l’assorbimento delle sostanze nutritive fondamentali nella crescita e forniscono un aiuto prezioso nel rigenerare la microflora intestinale, spesso alterata da disturbi comuni dell’infanzia, come appunto la diarrea (soprattutto virale e da antibiotici).
In particolare, è opportuno somministrare un prodotto specifico per contrastare le alterazioni della flora intestinale dei bimbi. Scegliamo un prodotto che associ ai fermenti lattici l’azione di altri ingredienti funzionali utili in caso di disbiosi, come ad esempio il finocchio, che promuove l’espulsione di gas intestinali e riduce il gonfiore addominale, e arricchito con vitamine, per una buona funzionalità e sviluppo dell’organismo.