Cosa mangiare quando si ha la diarrea? La dieta in bianco per placare il nostro intestino
Cosa mangiare quando si ha la diarrea? Questo sgradevole disturbo richiederà qualche accorgimento anche nella nostra alimentazione. Vediamo i benefici della dieta in bianco per il nostro intestino in subbuglio.
Problemi di diarrea: ecco cause e sintomi
La diarrea è un’alterazione dell’evacuazione. È caratterizzata da due aspetti
- rapida emissione di feci liquide o poco formate,
- almeno tre evacuazioni al giorno.
La diarrea non è di per sé una malattia, bensì un sintomo che accomuna altre condizioni. Le scariche di diarrea si associano spesso a dolore addominale, gonfiore addominale, nausea, vomito, debolezza e disidratazione. A volte può comparire febbre.
Mangiare in bianco: in che modo può essere utile al nostro intestino irritato?
Talvolta capita che il medico ci suggerisca di “mangiare in bianco”, specie in caso di diarrea. Cosa significa, esattamente? La dieta in bianco è unapproccio alimentare finalizzato a evitare di appesantire o irritare l’apparato digerente.
Questo regime alimentare dovrà comunque garantirci i nutrienti essenziali, per non debilitare ulteriormente il nostro organismo, già provato dalla diarrea. La dieta in bianco in caso diarrea dovrà essere:
- Costipante, per contribuire a rallentare l’eccessiva peristalsi intestinale, cioè l’insieme delle contrazioni muscolari che trasportano ciò che ingeriamo lungo tutto l’intestino, fino al retto;
- Remineralizzante, per reintegrare i sali minerali persi con le abbondanti evacuazioni.
Generalmente “in bianco” significa:
- Pietanze poco condite;
- Piatti leggeri e facili da digerire;
- Alimenti non irritanti.
Lo scopo principale della dieta in bianco, quindi, è quello di favorire il recupero del benessere intestinale, per esempio a seguito di una influenza intestinale o per contrastare l’irritabilità intestinale.
Quali alimenti sono previsti e quali è meglio evitare nella dieta in bianco?
Se ci chiediamo cosa mangiare quando si ha la diarrea, quindi, vediamo quali alimenti e quali cotture prevede la dieta in bianco:
- Pasta, patate e riso bolliti;
- Pesce lessato, al forno, al vapore o ai ferri;
- Carne bianca al forno, al vapore o alla griglia;
- Frutta cotta, privata della buccia;
- Mela cruda priva di buccia e banane non troppo mature;
- Yogurt e ricotta in piccole quantità;
- Acqua, almeno 2 litri al giorno per reintegrare i liquidi persi con l’evacuazione.
Ecco invece quali alimenti e bevande sarebbe meglio rimuovere dalla dieta in bianco:
- Cibi contenenti lattosio, per evitare la possibilità di fermentazione di questo zucchero, che può causare gas, gonfiore, dolore e diarrea;
- Cibi ricchi di fibre (insalata, verdure crude e cibi integrali), che potrebbero aumentare i movimenti intestinali;
- Cibi grassi ed elaborati, che rischiano di rallentare le funzioni digestive e alterare l’intestino;
- Bevande lassative e irritanti (caffè, bibite gassate, alcolici), che stimolano i movimenti intestinali.
In ogni caso ricordiamo che la sensibilità intestinale ai cibi dipende dalla nostra soggettività. Sarà dunque opportuno introdurre gradualmente piccole porzioni di cibo, verificando la nostra personale tollerabilità.
Inoltre, per contribuire a promuovere il benessere intestinale possiamo assumere fermenti lattici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione benefica, in grado di ripristinare la fisiologica microflora intestinale. A integrazione di una dieta bilanciata, assumere fermenti lattici contribuirà a rafforzare la barriera intestinale contro l’azione di microrganismi dannosi.
Queste indicazioni non sostituiscono il rapporto medico-paziente. Per ulteriori consigli possiamo rivolgerci al nostro medico di fiducia.