I probiotici contengono lattosio? Facciamo chiarezza
Quando il nostro intestino è scombussolato per varie ragioni (cura antibiotica o assunzione di altri farmaci, stress, dieta poco equilibrata, abitudini di vita scorrette), può essere utile l’assunzione di probiotici, batteri buoni amici del nostro intestino e della nostra salute. Ma i probiotici contengono lattosio? Chiariamo insieme questo aspetto.
I probiotici contengono lattosio?
Il lattosio è lo zucchero normalmente presente nel latte; viene scisso nell’intestino in galattosio e glucosio per opera di un enzima, la lattasi. In mancanza di assunzione continua di lattosio, la lattasi diminuisce progressivamente crescendo, tanto che in alcuni soggetti viene a mancare completamente.
In questi casi, il lattosio non scisso rimane all’interno dell’intestino dove può fermentare causando alcuni sgradevoli sintomi flatulenza, crampi, ed episodi di diarrea a volte anche intensi.
Per evitare l’insorgenza di questi disturbi intestinali, chi è intollerante al lattosio dovrà consumare alimenti privi di questo zucchero. Veniamo ai probiotici, batteri buoni amici dell’intestino i quali, se assunti per bocca e in quantità adeguate, possono contribuire a rafforzare la naturale barriera intestinale e a intervenire in situazioni di squilibrio o disbiosi intestinale. È molto diffusa la convinzione che i probiotici introdotti con alcuni prodotti specifici siano realizzati a partire dal latte.
La preparazione di prodotti contenenti probiotici avviene grazie a colture cellulari selezionate, in cui i microrganismi (come ad esempio lactobacilli, bifidobatteri e altri) si riproducono, per poi venire estratti e inseriti in formulazioni adatte a essere assunte per via orale.
Alcuni probiotici nascono in terreni di coltura che contengono lattosio. Se abbiamo una intolleranza accertata ad alcuni zuccheri, tra cui il lattosio, prima di scegliere quali probiotici assumere confrontiamoci con il nostro medico, che potrà consigliarci cosa sia meglio per il nostro intestino.
In generale, l’assunzione di probiotici, come abbiamo accennato, è consigliata sia in caso di squilibri intestinali, sia nel mantenimento dello stato di salute e del benessere intestinale, sia alla nostra salute in generale.
Per chi se lo domanda, lo yogurt può essere assunto dagli intolleranti al lattosio, poiché il lattosio viene digerito ad opera del microbiota.
Cosa sono i probiotici e quale è il loro ruolo prezioso?
La moltitudine e la diversità di questi minuscoli occupanti ci caratterizzano e ci rendono unici. Nel nostro corpo ci sono più cellule batteriche che umane: siamo abitati da un numero enorme di batteri, (ma anche funghi, protozoi, lieviti e virus) che vivono in pacifica coesistenza con l’ospite umano (sì, proprio noi) e ne costituiscono il microbiota.
La microflora intestinale si inizia a formare a partire dalla nascita, tramite i germi del canale del parto; quindi, continua a svilupparsi fino all’età di tre anni, quando la sua composizione risulta pressoché stabile. Accanto ad un core di circa 57 specie diverse di batteri, ne esiste un centinaio almeno diverso per ciascuno di noi, andando a costituire una vera e propria “impronta batterica” detto anche fingerprint.
Questi germi coadiuvano il nostro organismo attraverso la loro azioni biochimiche: coadiuvano le cellule immunitarie, proteggono le pareti intestinali, terminano l’attività digestiva attraverso le reazioni biochimiche.
Il microbiota (cioè l’insieme dei batteri) colonizza il tratto digerente svolgendo diverse funzioni
- Collaborano con il nostro sistema immunitario,
- Fungono da barriera contro i patogeni,
- Producono vitamine e minerali altrimenti carenti nella nostra dieta,
- Rilasciano molecole che contribuiscono al benessere intestinale.
Può succedere che questo equilibrio si alteri, a scapito dei batteri buoni. Ciò può causare disturbi intestinali di vario genere. Tra le principali cause di disbiosi troviamo:
- Masticazione veloce
- Regime alimentare sbilanciato
- Terapie farmacologiche di lunga durata
- Stress di vario tipo e sedentarietà;
Perché e quando assumere i probiotici
In tutte le situazioni di squilibrio intestinale è consigliabile assumere probiotici. Si tratta di batteri vivi e vitali, ad azione positiva sull’intestino, in grado di equilibrare la fisiologica flora batterica intestinale, che ha un importante ruolo sulla barriera fisiologica e sul sistema immunitario. Come abbiamo visto poco fa parlando del microbiota, la flora intestinale agisce su vari fronti:
- Impedisce la proliferazione dei batteri dannosi
- Protegge la parete intestinale, tramite la produzione di mucina che la riveste
- Interviene nei processi digestivi
Dato che la microflora intestinale varia da persona a persona, è importante integrare un’alimentazione adeguata e bilanciata con l’assunzione di prodotti contenenti probiotici di diversi ceppi, specie e genere per riequilibrare le specie mancanti.