Aumento di peso improvviso: come affrontarlo?
Abbiamo notato un aumento di peso improvviso, ma non riusciamo a spiegarlo? In linea generale, si ha aumento di peso quando il bilancio tra calorie assunte e dispendio energetico è positivo. Ciò determina un incremento del tessuto adiposo di riserva. Tuttavia cause ormonali, specifiche classi di farmaci, ritenzione idrica o di feci, possono far salire l’ago della bilancia in fretta.
Non allarmiamoci, ma vediamo come motivare e contrastare l’aumento di peso.
Capitoli in questo articolo:
Quali cause comportano un aumento di peso improvviso?
In linea generale l’aumento di peso è conseguenza di malnutrizione per eccesso, ovvero quando l’introito calorico supera, per svariate ragioni, il fabbisogno energetico dell’individuo.
Quando il peso aumenta in modo improvviso e senza modifiche all’alimentazione abituale potrebbe però trattarsi di un problema endocrino o di natura metabolica.
Spesso chi soffre di Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) [1] o di ipotiroidismo [2], una condizione per cui la tiroide non è in grado di produrre una quantità adeguata di ormoni tiroidei, accusa anche di aumento di peso, pur seguendo una dieta bilanciata. Allo stesso modo, chi soffre di malattie metaboliche, come il diabete, potrebbe accusare un aumento di peso associato alle terapie insuliniche [3].
Tra le cause dell’aumento di peso più comuni nelle donne vi è anche la menopausa, che comporta un cambiamento del metabolismo basale: la riduzione dei livelli di ormoni ha come effetto una ridistribuzione del grasso corporeo (aumenta il girovita), un minor dispendio calorico a parità di cibo ingerito e una riduzione della motilità intestinale.
L’aumento di peso, tuttavia, potrebbe essere anche conseguenza di un microbioma intestinale alterato. Sebbene le ricerche sull’uomo siano ancora poche, diversi studi confermano l’esistenza di una correlazione tra regolazione del peso corporeo e microbiota intestinale [4] – [5] e la possibilità che il trapianto di microbiota fecale [6] e l’assunzione di specifici ceppi probiotici [7] possano contribuire a combattere la piaga dell’obesità.
Come possiamo contrastare e prevenire l’aumento di peso?
Per prevenire, nella vita quotidiana, l’aumento di peso legato a dieta e stile di vita, possiamo seguire però alcune semplici regole:
- Limitiamo il consumo di dolciumi e cibi addizionati di zucchero. Evitiamo il consumo di caramelle, chewing gum, dolcetti e merendine confezionate. Si tratta di cibi ricchi elementi nemici del nostro intestino e del nostro peso. Anche gli alimenti edulcorati con zuccheri artificiali a impatto calorico nullo vanno evitati: il loro consumo quotidiano può portare ad alterazioni del microbiota intestinale e allo sviluppo di insulino-resistenza [8].
- Distribuiamo correttamente i pasti durante la giornata, arricchendo la colazione in modo da attivare il metabolismo, e alleggerendo la cena. La sera, infatti, sono facilitati i meccanismi di accumulo, poiché il nostro metabolismo lavora con maggiore lentezza.
- Bilanciamo l’apporto di nutrienti in modo che i carboidrati siano sempre accompagnati da vegetali, proteine, grassi.
- Svolgiamo attività fisica regolarmente per contrastare il meccanismo di infiammazione e insulino- resistenza. Non solo: un po’ di moto agevolerà il transito intestinale, facilitando l’evacuazione.
- Assumiamo probiotici per regolarizzare la flora batterica intestinale. Si tratta batteri ad azione benefica, in grado di ripristinare l’equilibrio intestinale. La loro azione probiotica rafforza la barriera intestinale e inibisce l’azione dei microrganismi patogeni. I probiotici, regolarizzando la flora batterica intestinale, favoriscono i fisiologici processi di assorbimento e metabolismo dei nutrienti, facilitando un corretto controllo del peso.
- Per escludere la presenza di patologie correlate ad un aumento di peso improvviso, parliamone con il nostro medico di base, che potrà indirizzarci verso un endocrinologo e un nutrizionista e prescrivere
Aggiornato il 3 dicembre 2024
[1] Naderpoor N, Shorakae S, Joham A, Boyle J, De Courten B, Teede HJ. Obesity and polycystic ovary syndrome. Minerva Endocrinol. 2015 Mar;40(1):37-51. Epub 2014 Nov 20. PMID: 25411807.
[2] Thomas V, Rallapalli S, Kapoor N, Kalra S. Weight gain and Thyroid in women: The coexisting confounders. J Pak Med Assoc. 2022 Sep;72(9):1871-1873. PMID: 36280997.
[3] Russell-Jones D, Khan R. Insulin-associated weight gain in diabetes–causes, effects and coping strategies. Diabetes Obes Metab. 2007 Nov;9(6):799-812. doi: 10.1111/j.1463-1326.2006.00686.x. PMID: 17924864.
[4] de Wit DF, Hanssen NMJ, Wortelboer K, Herrema H, Rampanelli E, Nieuwdorp M. Evidence for the contribution of the gut microbiome to obesity and its reversal. Sci Transl Med. 2023 Nov 22;15(723):eadg2773. doi: 10.1126/scitranslmed.adg2773. Epub 2023 Nov 22. PMID: 37992156. DOI: 10.1126/scitranslmed.adg2773
[5] Blanco C. The influence of the gut microbiome on obesity. J Am Assoc Nurse Pract. 2020 Jul;32(7):504-510. doi: 10.1097/JXX.0000000000000480. PMID: 32658171.
[6] Lee P, Yacyshyn BR, Yacyshyn MB. Gut microbiota and obesity: An opportunity to alter obesity through faecal microbiota transplant (FMT). Diabetes Obes Metab. 2019 Mar;21(3):479-490. doi: 10.1111/dom.13561. Epub 2018 Nov 20. PMID: 30328245. DOI: 10.1111/dom.13561
[7] Rodrigues VF, Elias-Oliveira J, Pereira ÍS, Pereira JA, Barbosa SC, Machado MSG, Carlos D. Akkermansia muciniphila and Gut Immune System: A Good Friendship That Attenuates Inflammatory Bowel Disease, Obesity, and Diabetes. Front Immunol. 2022 Jul 7;13:934695. doi: 10.3389/fimmu.2022.934695. PMID: 35874661; PMCID: PMC9300896.
[8] Suez J, Korem T, Zilberman-Schapira G, Segal E, Elinav E. Non-caloric artificial sweeteners and the microbiome: findings and challenges. Gut Microbes. 2015;6(2):149-55. doi: 10.1080/19490976.2015.1017700. Epub 2015 Apr 1. PMID: 25831243; PMCID: PMC4615743. DOI: 10.1080/19490976.2015.1017700